ROSAI

Sono stati scissi dai cespugli per l’interesse particolare che destano rispetto alle altre piante, tuttavia anch’essi sono cespugli e valgono le stesse cure culturali. Durante le sarchiature, occorre asportare oltre alle erbe infestanti i getti selvatici che fuoriescono da sotto il punto di innesto, in quanto sottraggono la maggior parte di linfa alla parte gentile. Sono ben distinguibili per la loro differente conformazione vegetativa e cromatica. Il getto deve essere tolto alla base, se necessario togliere il terreno fino a raggiungerlo, altrimenti si verificherà facilmente un n uovo sviluppo. La prima potatura si effettuerà poco prima della fuoriuscita delle gemme, ad inizio della stagione, lasciando pochi rami (3-4), i migliori, con 3-4 gemme o più secondo la vigoria della pianta. Togliere preferibilmente i rami vecchi e malati lasciando invece i rami giovani e sani. La seconda potatura si riferisce più che altro alle varietà rifiorenti e consiste nel tagliare i fiori appassiti ed 1 o 2 foglie sottostanti. In prossimità delle gemme rimaste si avranno nuove vegetazioni a fiore. Maggiori devono essere gli interventi antiparassitari essendo i rosai particolarmente soggetti ad infestazioni da afidi, acari, oidio, ticchiollatura etc.